XV legislatura – Tornata del 17 dicembre 1885
presidente. Ne ha facoltà.
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Io, per conseguenza, sono d'avviso che, per questa ragione, la Camera non debba accettare la dimissione nè dell'onorevole Berio, nè di nessun altro
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A quest'ora, e del resto il regolamento non me ne darebbe il diritto, non posso fare un discorso. Mi limito a pochissime parole, affinchè la Camera
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Fra gli ordini del giorno presentati ce ne sono alcuni che, per diverse ragioni, propongono il rinvio immediato della legge: tali sono quelli degli
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Dopo questi emendamenti ne vengono altri. Alcuni sono complessi, ma accettano quella sola parte del catasto o dirò meglio quell'allegato del catasto
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io non posso esitare a dichiarare che me ne sarebbe impossibile l'accettazione e financo la discussione.
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Come si è detto ieri, io ne ho fatto l'esperimento, perchè uno dei miei antecessori, l'onorevole Scialoja, era entrato in quest'ordine d'idee di una
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poco, perchè ne conosco da 1 a 28, da 1 a 58, ma mettiamo pure da 1 a 5, che ne trovereste frequentemente; ebbene, togliete il 20 per cento a chi paga
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scendete ai circondario, crescono ancora quando venite al comune, sono enormi, insopportabili fra gli individui: e di sofferenze ce ne sono, o signori, in
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concordarsi o sulla proposta dell'onorevole Bonghi, che di tutti ne esprime il pensiero sostanziale, che, quasi direi, è il consommé degli altri.
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questione che meriti esame. Ma questo esame possiamo noi farlo adesso? Ne abbiamo noi gli elementi? Possiamo noi impegnarci ad adottare una delle
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Qui permettetemi di aggiungere le ragioni per le quali il Ministero non solo accetta questo provvedimento, ma altri ancora ne propone.
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celerità. Le operazioni di misura e d'estimo saranno, di preferenza, intraprese e compiute per quelle Provincie le quali ne faranno domanda per mezzo dei
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«Nè decimi, nè disavanzo» .
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supremamente abbreviativa: «Nè macinato, nè disavanzo.»
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sarebbero presentati i provvedimenti necessari affinchè il bilancio non ne soffrisse.
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ogni cura affichè anche per l'abolizione del secondo e del terzo decimo, con opportuni provvedimenti, si venga a far sì che il bilancio non ne venga a
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presidente. Ne ha facoltà.
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pare ve ne sia bisogno.
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Alcuni oratori hanno dichiarato che, votando questa legge, non intendevano di abbandonare o mutare menomamente la loro posizione politica, nè
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Vengono poi gli ordini del giorno che accettano soltanto una parte della legge e ne respingono un'altra; e questi sono gli ordini del giorno degli
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Evidentemente quando la Camera accetti l'ordine del giorno puro e semplice su tutte le proposte, ne nasce la conseguenza che di pieno diritto si
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Ad ogni modo, se l'onorevole Minghetti si ostina a mantenere l'ordine del giorno puro e semplice, ed il Governo si ostina ad accettarlo, ne lascio a
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che il Ministero ne fosse uscito anche consolidato, ma con proposte che non lascassero traccie di screzi. Ma non sono nemmeno presumibili successive e
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, se non nella sostanza, è conforme ad esso, per quello che io ne ho capito, vogliono dire niente altro che vogliono continuare la discussione della
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Depretispresidente del Consiglio. Chi ne dubita?
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È certo però che, dopo l'accettazione dell'ordine del giorno puro e semplice per parte del Governo, io non ne sono più padrone e non posso più farlo
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corso della discussione perfezionarla, non ne nega nessuno, come non fa nessuna questione politica su questo punto. E sia ben chiaro che non esprime
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Canzi. Ora io, come membro della Commissione, debbo dichiarare per la verità che la Commissione non è stata nè adunata, nè interrogata.
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Nicotera. L'onorevole Minghetti dice di no; mi permetta che ne prenda nota perchè io lo desidero con tutto il cuore; deplorando che di questa
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presidente. Ne ha facoltà.
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emendamenti incaricando un collega di parteciparli al Governo per sentire che cosa ne pensasse, e se li accettava o meno.
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presidente. Allora ne ha facoltà.
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Quanto alla portata del voto proposto dalla Commissione, io me ne rimetto alle dichiarazioni che ha fatto l'onorevole presidente della Commissione. E
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Accademia della crusca
